Castelcovati, centauro morto non aveva patente

(red.) Quella di martedì 26 settembre è una giornata di lutto a Castelcovati, nel bresciano, per la morte del 16enne Alberto Nodari e con il funerale alle 9,30 nella chiesa parrocchiale. Il giovane, iscritto all’Itis e abituale frequentatore dell’oratorio, è deceduto sabato 23 in un tragico incidente stradale a bordo della sua moto Ktm 125 che aveva ricevuto da poco tempo. Si era messo in strada per provare la due ruote, ma in via Tagliata ha perso il controllo ed è finito contro un’auto in sosta, finendo sbalzato sull’asfalto ed esanime.

Per lui ogni tipo di soccorso si era rivelato inutile a causa delle condizioni disperate in cui si trovava dopo l’impatto. Ma nel frattempo, emergono alcuni dettagli, riportati da Bresciaoggi, che indicano come forse il dramma poteva essere evitato. Infatti, sembra che il giovane fosse provvisto solo del foglio rosa e non della patente. Di conseguenza non avrebbe potuto muoversi in strada.

Anche se in realtà il Codice prevede che con l’uso del foglio temporaneo si possa comunque provare la due ruote, ma a bassa velocità e in un luogo sicuro e lontano dal traffico, come piazze o cortili periferici. Ma in contraddizione con il fatto che l’esame di guida deve essere fatto sulle strade dove la viabilità è normale e mentre si chiedono misure più rigorose sui motori potenti. In mezzo a quelle che vengono ritenute delle falle nelle misure di sicurezza per garantire le categorie più deboli, come i motociclisti, Castelcovati abbandona per un attimo il dibattito e si stringe nel dramma.