Flero, bambina sbranata, nonno è indagato

Anziano parente accusato di non aver sorvegliato bimba che si sarebbe avvicinata alle ciotole dei cani (ecco perché la violenza). Riflessioni e polemiche.

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(red.) La piccola Victoria Zikaj, di appena 13 mesi, sarebbe stata sbranata dai due cani pitbull di proprietà del padre perché, nel suo muoversi e trascinarsi seppur innocente fuori da casa a Flero, nel bresciano, si era avvicinata troppo alle ciotole del cibo per gli animali. E’ il risultato della ricostruzione effettuata dai carabinieri di Verolanuova che da domenica sera 17 settembre, quando è successa la tragedia intorno alle 19,30, mantengono i riflettori accesi sull’abitazione di via XX Settembre. Intanto come dato certo c’è l’iscrizione nel registro degli indagati da parte del sostituto procuratore di Brescia Roberta Panico del nonno della piccola.

Per il 63enne, attualmente ricoverato all’ospedale Civile di Brescia, l’accusa è di omicidio colposo per mancata sorveglianza nei confronti della nipotina. Tra l’altro, a causa del forte shock, l’anziano lunedì ha avuto un attacco cardiaco che lo ha fatto condurre nel reparto di Cardiologia. Scioccata anche la madre della piccola, che si era precipitata sul posto dopo essere stata avvisata di quanto era successo perché in quel momento era fuori di casa. La sera del dramma in via XX Settembre c’erano solo il nonno e la nipote, mentre nel cortile c’erano i due pitbull del padre in quel momento impegnato per lavoro in Germania. La piccola sarebbe riuscita a carponi a raggiungere la zona esterna senza farsi vedere dal nonno.

Avvicinandosi alle ciotole dei cani che il parente aveva appena riempito, ha attirato l’attenzione dei due animali che come istinto primordiale di “marcare” il territorio, si sono scagliati contro di lei. Il nonno, avvertito dal continuo abbaiare, ha poi cercato di proteggere la piccola restando a sua volta ferito. Ma per la bimba ormai non c’era più nulla da fare. Aldilà delle indagini condotte dai carabinieri di Verolanuova, in paese il giorno dopo è stato dedicato ai commenti e alle riflessioni. Molti residenti dicono che si è trattata di una tragedia annunciata visto che da tempo erano impauriti dalla presenza dei due cani. E pare che una donna sia stata aggredita in precedenza da uno di questi mentre faceva giardinaggio. Ma i dati raccontano altro.

All’Ats di Brescia, dove risultano registrati 3 mila pitbull, compresi i due poi abbattuti domenica sera, non è mai arrivata alcuna denuncia di violenze o aggressioni. Se non in un caso, quando è stato poi disposto alla famiglia di piazzare una recinzione di protezione sul cancello. Lavori che sono stati eseguiti. Situazione confermata anche dal sindaco di Flero Pietro Alberti. Dall’altra parte ci sono gli esperti che consigliano di non tenere mai i bambini vicino ai cani di qualsiasi razza perché le reazioni possono essere imprevedibili. Ma in questo panorama sono arrivate anche le posizioni del Codacons e dell’Aidaa, l’associazione in difesa degli animali.

L’ente dei consumatori chiede che la situazione venga affrontata e criticano la cancellazione dell’elenco delle liste dei cani più pericolosi. Al contrario, gli animalisti, pur vicini alla famiglia della piccola, parlano di “inutile crudeltà nell’uccisione dei due cani che si sono comportati secondo loro natura”. Intanto martedì 19 settembre dovrebbe arrivare il nulla osta per il funerale della piccola Victoria. Anche i soccorritori del Cosp di Flero, tra quelli intervenuti, sono rimasti scioccati per quanto accaduto, tanto che verrà proposto loro un percorso psicologico.

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