Lonato, comprano vino con assegno scoperto

Quattro persone, tre bergamaschi e un residente nel bresciano, sono state denunciate. Si fingevano titolari di ristoranti per truffare aziende del Garda.

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(red.) Nelle ore precedenti a sabato 2 settembre il commissariato di Polizia di Desenzano del Garda, nel bresciano, ha indagato a piede libero quattro persone per truffa a varie aziende vitivinicole del Garda. A finire nei guai sono tre italiani, di cui un 48enne di Romano di Lombardia, una 37enne di Monasterolo del Castello, un’altra di Romano di Lombardia tutti bergamaschi e un albanese di 52 anni residente a Borgo San Giacomo, nel bresciano. Tutti hanno precedenti per reati contro il patrimonio.

L’indagine era partita tempo prima da una denuncia presentata dal titolare di una nota azienda vitivinicola di Lonato che ha riferito di aver subito una truffa da parte di alcuni sconosciuti. Due uomini e una donna si erano infatti presentati in azienda fingendo di essere i titolari di un ristorante di Romano di Lombardia – il locale non sapeva nulla di questo – e hanno acquistato centinaia di confezioni di vino per un valore di migliaia di euro e pagate con un assegno poi risultato scoperto e intestato a un marocchino irreperibile.

I primi accertamenti della Polizia hanno verificato che il ristorante effettivamente esisteva ed era in attività, ma i gestori, estranei alla vicenda, non sapevano di quell’acquisto. Le indagini degli uomini guidati dal commissario Bruno Pagani hanno permesso di risalire agli autori della truffa. I tre si erano presentati all’azienda e il complice albanese aveva fornito l’assegno. E’ anche emerso che il gruppo avrebbe messo a segno almeno altre sei truffe con procedure simili contro aziende vitivinicole nella zona del Garda. Il vino veniva poi rivenduto sul mercato clandestino a prezzi inferiori rispetto a quelli di vendita.

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