Desenzano, tre bresciani nei guai per il doping

Sono tutti del Garda i membri del gruppo che ordinava le sostanze, raccoglieva gli ordini dai clienti e poi le distribuivano. Ma uno si era sentito male.

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(red.) Sono un 45enne, un 31enne e un 58enne, tutti di Desenzano, i tre finiti agli arresti domiciliari su ordinanza del giudice delle indagini preliminari di Brescia Carlo Amedeo Bianchetti per commercio illecito di anabolizzanti. La scoperta è stata effettuata dalla polizia locale di Montichiari coordinata dal sostituto procuratore bresciano Ambrogio Cassiani. L’indagine era partita nel momento in cui un cliente di una palestra di Desenzano si era sentito male dopo aver assunto una sostanza dopante.

Così aveva segnalato la situazione alle forze dell’ordine, indicando loro un altro frequentatore della struttura di body building. Quindi, sono venuti a conoscenza del 45enne che aveva ricevuto un carico dal suo fornitore e ammesso di commerciare anabolizzanti. Poi ha rivelato di incassare i prodotti da un grossista con cui era in contatto tramite Whatsapp e che ogni mese gli forniva la merce. I primi arresti tra i due sono iniziati ai primi di luglio, mentre l’ultimo a finire in manette è stato un terzo loro complice beccato lunedì pomeriggio 10 luglio in un parcheggio di Desenzano.

Così si sono scoperti i ruoli dell’organizzazione. Uno di loro ordinava i prodotti su internet, anche all’estero e soprattutto dalla Spagna, un altro raccoglieva al cellulare gli ordini dai clienti delle palestre e infine uno conservava i prodotti in casa. Si parla di steroidi, epo, nandrolone e ormone della crescita. Mercoledì 12 è arrivata anche la convalida del fermo per tutti e tre perché c’è il rischio che il reato venga reiterato. Ma la procura continua le indagini per capire se anche qualche farmacia sia stata coinvolta, magari rilasciando i prodotti senza la necessaria prescrizione.

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