Marone, recupero di pericolose reti abusive

Per scongiurare possibili pericoli a sub e sommozzatori che frequentano il lago d'Iseo, la Guardia costiera continua la campagna per il ritiro di reti abusive.

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(red.) Non si ferma l’operazione per il ritiro delle reti abusive abbandonate nel lago d’Iseo, eseguita da esperti della Guardia costiera ausiliaria del Sebino, North central divers e polizia provinciale di Bergamo.

Sabato 8 aprile, un’altra rete, la nona, è stata recuperata al largo di Corno Trentapassi, dove era rimasta incastrata tra rifiuti e pietre. Tale procedura è molto importante, in quanto le reti abbandonate possono risultare pericolose per i sub e sommozzatori che frequentano il lago. Le squadre impegnate nell’operazione sono state due: una è scesa fino a 61 metri di profondità per raggiungere la rete, mentre la seconda l’ha agganciata, in modo che venisse poi recuperata dalle due imbarcazioni.

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