Sara Capoferri, tutte le ultime sulla scomparsa

La 37enne potrebbe essersi allontanata in modo volontario o essere costretta a farlo. Al momento nessuna traccia. Si indaga anche sull'auto trovata bruciata.

Più informazioni su

(red.) Gli inquirenti continuano a lavorare a ritmo serrato per ricostruire la scomparsa di Sara Capoferri, la 37enne di Sarnico, ma residente a San Pancrazio di Palazzolo, nel bresciano, sparita dalla sera di martedì 21. I cani molecolari continuano a controllare il terreno intorno alla vettura della donna trovata bruciata due giorni dopo a Berlingo. Il dato certo è che la 37enne non si trova nel Laghetto dei Cigni dove si erano concentrate le prime ricerche. Secondo fonti delle forze dell’ordine, anche se ogni ipotesi resta al vaglio, potrebbe trattarsi di un allontanamento volontario, oppure la 37enne sarebbe stata costretta da qualcuno.

Sembra che la vettura, la Nissan Micra argento dove continuano i controlli, sia stata intercettata la sera prima della scomparsa a Paderno Franciacorta. La sera dopo, quella di martedì, la donna era con amici tra i locali e avrebbe chiamato l’amico, sentito nelle ultime ore, perché diceva di non sentirsi bene. Raggiunta dall’uomo, la 37enne avrebbe poi comunque ripreso la propria auto seguita a distanza dallo stesso amico per assicurarsi che rientrasse a casa in tranquillità. Ma poi l’aveva persa di vista. L’attenzione si è spostata a mercoledì quando qualche testimone dice di aver notato l’auto parcheggiata a Berlingo, ma non ancora bruciata.

Il rogo, quindi, potrebbe essere stato doloso. Poi si valuta la possibilità che la donna, dopo aver abbandonato la vettura, sia salita o stata costretta a farlo su un’altra vettura. Il termine temporale è quello di mercoledì all’alba, ultima volta che la cella ha collegato il cellulare della 37enne alla donna. Poi più nulla. Tra i genitori e la famiglia di Sara Capoferri sale la preoccupazione, mentre continuano le indagini da parte della procura di Brescia che, tramite il sostituto procuratore Mauro Leo Tenaglia, ha aperto un’inchiesta per scomparsa di persona.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.