Operaio investito a Torbole, due comunità in lutto

(red.) Si chiamava Emanuele Rota, 56 anni di Azzano San Paolo, nella bergamasca, l’operaio morto travolto da un’auto martedì mattina 31 gennaio a Torbole Casaglia, nel bresciano. Il dramma si è consumato intorno alle 7,45 quando l’uomo, a bordo di un furgone, aveva parcheggiato in una piccola area di sosta lungo la statale 235 in direzione di Lograto. Il 56enne era impiegato nel vicino cantiere edile con altri colleghi, aperto da alcune settimane per costruire un ossigenodotto.

Per questo motivo una buona parte della carreggiata era stata ridotta, tanto che il limite di velocità vigente in quel momento era stato abbassato fino a 30 chilometri orari. Emanuele Rota era sceso dal mezzo e si stava occupando di scaricare un macchinario con cui riprendere il lavoro. Ma durante queste operazioni, forse l’alta velocità o la presenza di nebbia hanno impedito a un 32enne alla guida di una Mini nera di vedere il 56enne all’opera. L’impatto è stato tremendo, tanto che l’operaio è stato sbalzato sull’asfalto per una decina di metri.

I colleghi che erano con lui e hanno compreso la gravità della situazione, hanno subito allertato i soccorsi, persino l’elicottero. Ma per l’uomo non c’era più nulla da fare, è morto sul colpo. La polizia stradale sta continuando le indagini per ricostruire nei dettagli la dinamica, mentre il conducente è rimasto sotto shock. La salma dell’uomo è a disposizione dell’autorità giudiziaria che dopo tutti i rilievi di rito la consegnerà alla famiglia per il funerale. Dall’amministrazione comunale di Torbole Casaglia sono arrivati attestati di cordoglio.