Rapina in villa a Ghedi, si cerca una Bmw chiara

I carabinieri di Verolanuova indagano dopo l'aggressione di lunedì sera al padrone di casa e al figlio. Il 36enne Francesco Scalvini resta ancora grave.

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(red.) I carabinieri stanno cercando una Bmw di colore chiaro e di grossa cilindrata, verificando anche le denunce di furto arrivate nel bresciano e nelle province vicine. E’ questa, infatti, l’auto usata dai tre malviventi che lunedì sera 23 gennaio hanno tentato di rapinare un’altra villetta a Ghedi, nel bresciano, per poi scagliarsi contro il padrone di casa e il figlio. Mercoledì, di rientro dalla visita al 36enne Francesco Scalvini, ancora in coma in terapia intensiva alla Poliambulanza di Brescia, il padre Giancarlo, 73 anni, ha raccontato cosa è successo quella sera.

Ha rivelato che nel ritornare dal lavoro e nel varcare la soglia di casa ha sentito dei rumori sospetti e quello di un trapano con cui i ladri stavano cercando di aprire la cassaforte. Poi, quando i malviventi hanno scoperto di essere stati beccati, hanno preso la via di fuga. Ma mentre stavano per salire in auto, sono stati bloccati proprio dal 73enne e dal figlio. Quindi è scattata la brutale violenza a colpi di sassi e bastoni. L’anziano ha riportato un livido sotto l’occhio sinistro, mentre il figlio elettricista si è trovato conficcato un cacciavite in testa.

Portato in gravissime condizioni in ospedale, lotta per la vita con al capezzale la moglie. I carabinieri di Verolanuova stanno indagando a tutto campo per trovare l’auto usata dai ladri, pare dell’est Europa. Ma intanto i cittadini di Ghedi chiedono più sicurezza. Lo hanno fatto anche mercoledì sera in occasione di un collegamento in diretta tv con il programma “Dalla vostra parte” condotto da Maurizio Belpietro su Rete 4. Intanto, per venerdì 27 sera il comitato “Brescia ai bresciani” terrà una manifestazione in piazza Roma.

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