Castelcovati, abusi su 87enne erano una finta

Il dna trovato sulle lenzuola del letto dell'anziana è di un vicino 69enne con cui aveva avuto un rapporto sessuale. Forse un piano per liberarsi del rumeno.

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(red.) Clamoroso. La donna di 87 anni di Castelcovati, nel bresciano, che aveva denunciato un 32enne rumeno, inquilino della stessa palazzina, per violenza sessuale, in realtà non l’ha mai subita. Le tracce organiche trovate sulle lenzuola del letto di cui l’anziana aveva rivelato essere stato il teatro del presunto stupro, sono di un vicino di casa di 69 anni con cui la donna avrebbe una relazione. Ed è certo che con lui ai primi giorni di ottobre ha trascorso una notte di sesso.

Lo dicono i risultati scientifici dopo che Saint Petrisor, il 32enne rumeno accusato dalla donna, era stato scarcerato dopo 45 giorni di detenzione a Canton Mombello. Un mese e mezzo che il giovane ha trascorso inutilmente in carcere. L’uomo era stato liberato nel momento in cui è stato accertato che il liquido seminale sulle lenzuola della donna non era il suo. Ma a destare ancora più scalpore è il fatto che il 69enne, vicino di casa dell’anziana e con cui aveva compiuto il rapporto, è stato lo stesso che ha accompagnato l’87enne dai carabinieri per denunciare la violenza, poi rivelata finta.

Forse un modo per attaccare il 32enne con cui l’anziana non aveva buoni rapporti di vicinato. E ancora il 69enne avrebbe aiutato la donna a lavare le lenzuola per non far scoprire il loro piano. Perché c’è anche la sensazione che i due abbiano tramato per liberarsi del giovane. Tanto che la donna, nonostante la scienza abbia dimostrato che le tracce non erano del rumeno, ha continuato a definirlo responsabile.

Insomma, una vera e propria messinscena che in paese, a partire dal sindaco Camilla Gritti, ha fatto dire di “essere allibiti”. E pensare che dopo i fatti si erano accese le reazioni politiche con tutto il centro destra schierato a favore della castrazione chimica dell’uomo. Una situazione che potrebbe indurre l’avvocato del giovane, Cristian Mongodi, a denunciare la donna per simulazione di reato e calunnie.

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