Vestone, Guardia Finanza scopre società cartiera

Denunciato il titolare 52enne di Casto. La sua azienda commerciava rottami ferrosi, ma era una scatola vuota. Fatturava 7,6 milioni su operazioni fasulle.

(red.) La Guardia di Finanza è tornata a colpire in provincia di Brescia per un caso di fatture false milionarie sulla base di operazioni commerciali poi rivelate inesistenti. La vicenda è partita nel momento in cui le Fiamme Gialle di Salò hanno svolto una serie di controlli, tuttora in corso, nei confronti di un’azienda di Vestone. Un’attività di meccanica industriale, ma che in realtà si occupava di vendere rottami ferrosi.

A destare sospetti è stato il fatto che l’azienda non presentava una sede, mezzi e attrezzature varie, nemmeno fornitori e mezzi di trasporto. Eppure mostrava di vendere una grande quantità di materiali ferrosi. Dopo un’indagine si è anche scoperto che la società in questione, gestita da un 52enne di Casto, aveva evaso il fisco per diversi anni.

In pratica, non era una vera e propria società, ma una scatola vuota che aveva prodotto diverse fatture false nei confronti di altre società per ridurre la base imponibile sulla quale pagare le tasse. In tutto, 7,6 milioni di euro di fatture per operazione mai giustificate. Tanto che l’amministratore ha incassato una denuncia per emissione di fatture su operazioni inesistenti e per occultamento o distruzione delle scritture contabili.

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