Montichiari, sospeso ristorante dei profughi

Nel "Boschetti" erano stati trovati alcuni richiedenti asilo al lavoro in "nero". L'Ats ha notato scarse condizioni igieniche e sanitarie nell'attività.

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(red.) Storia di migranti impiegati in “nero”, carrozzeria abusiva senza alcuna autorizzazione e che sversa liquami nei dintorni e un ristorante finito nel mirino. Tutti casi riconducibili a un imprenditore di Montichiari, nel bresciano, noto perché in diverse strutture di sua proprietà ospita i richiedenti asilo.

L’ultimo provvedimento in ordine di tempo è stato emesso dall’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia che ha sospeso il ristorante “Boschetti” per carenti condizioni igieniche e sanitarie. Il titolare, quindi, dovrà tenere chiusa l’attività commerciale per alcuni giorni e mettersi in regola.

Si tratta del locale in cui l’Ispettorato del Lavoro, durante i normali controlli, aveva verificato la presenza di due profughi al lavoro in cucina. Altri, invece, dipendenti della stessa realtà commerciale, erano riusciti a scappare in tempo.

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