Rapina farmacia Isorella, coppia condannata

I due avevano compiuto un blitz al negozio di via Zanaboni, portando via l'incasso. Si erano giustificati per sistemare dei debiti. Hanno patteggiato.

(red.) Una coppia, marito e moglie bresciani, l’uno di 57 anni e l’altra di qualche anno più giovane, ha patteggiato una condanna per una rapina commessa in farmacia il 20 agosto. L’episodio era avvenuto al negozio di via Zanaboni a Isorella, nel bresciano, quando i due, entrambi incensurati, erano arrivati sul posto a bordo di un’auto.

Nell’abitacolo era rimasta la donna a fare da palo, mentre il compagno, armato di casco, occhiali da sole e pistole, era entrato nella farmacia. Aveva minacciato il personale per poi legarli e avere la strada libera portando via l’intero incasso. Poi era fuggito con la moglie. Le indagini dei carabinieri nei giorni successivi avevano portato al rinvenimento degli oggetti usati dall’uomo per compiere il blitz e al bottino.

Così la coppia era finita in manette, confessando di aver sbagliato, ma di aver agito per ripianare alcuni debiti. I due sono comparsi in tribunale mercoledì 9 novembre e le loro scuse non hanno attecchito sul giudice Elena Stefana. L’uomo ha patteggiato tre anni e la donna 1 anno e quattro mesi di reclusione.

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