Brescia, cinque arresti, chi sono i rapinatori

Aggressione e furto al Civile, rapine a sala giochi e bar, guardia giurata picchiata e furto in una casa. Due anni di criminalità. Uno faceva il meccanico.

(red.) A proposito dell’operazione dei carabinieri di Brescia, scattata all’alba di giovedì 27 ottobre contro i presunti rapinatori, sono cinque quelli finiti in manette, di cui tre in carcere (due erano già dietro le sbarre) e due ai domiciliari. L’esito dell’attività condotta per diverso tempo dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Brescia è stato presentato nella sede del comando provinciale. Gli arrestati sono tutti italiani, dai 28 ai 42 anni, di cui quattro già conosciuti alle forze dell’ordine e uno, invece, incensurato. Si tratta dell’uomo dalla doppia vita, tra meccanico durante il giorno e malvivente la notte.

Nell’ambito dell’operazione “Game Over 2”, il colpo principale che li ha fatti finire in manette per opera delle ordinanze di custodia cautelare firmate dal giudice delle indagini preliminari, è stato quello commesso al Civile. Era l’11 dicembre 2014 quando tre di loro, su un furgone rubato, avevano raggiunto l’esterno dell’ospedale e poi la guardiola, immobilizzando gli agenti con le armi. Poi avevano rubato circa 10 mila euro dalla cassaforte per darsi alla fuga. I militari che hanno avviato le indagini hanno poi scoperto che era il meccanico-furfante a procurare le armi, tanto che una era stata poi trovata nel momento in cui si è indagato su un fatto di droga.
Ma i presunti cinque componenti della banda, sgominata dai carabinieri, sarebbero responsabili anche di altre azioni. Per esempio, negli assalti alle sale giochi e bar quando un brigadiere dei carabinieri venne ferito mentre cercava di bloccarli. Questa vicenda è poi sfociata in un processo già terminato. A gennaio 2016 il gruppo sarebbe ritornato in azione nell’aggressione a una guardia giurata e, un mese dopo, in un furto ai danni di un’abitazione da dove erano spariti la cassaforte e un computer.

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