Operata ad Albenga: muore giovane bresciana

(red.) Sarà un’autopsia a determinare le cause della morte di Claudia Sandrini, 28enne originaria di Ponte di Legno che aveva scelto di vivere ad Albenga, in Liguria, dove s’era costruita una famiglia con il compagno e una bambina di cinque anni, Vanessa.
La giovane madre bresciana ha perso la vita dopo che mercoledì 28 settembre era stata sottoposta a un intervento chirurgico all’ospedale Santa Maria di Misericordi a della cittadina ligure. Sembrava una cosa semplice, quello che in chirurgia viene definito un intervento di routine per calcoli alla cistifellea. Purtroppo non è stato così e qualcosa è andato storto visto che la ragazza ha iniziato subito ad accusare forti dolori.
Allora Claudia Sandrini è stata trasferita all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, più attrezzato di quello di Albenga dove le è stata riscontrata una lesione al fegato che ne provocava il sanguinamento. I medici hanno tentato di ridurre il problema embolizzando i vasi sanguigni. Ma tutti i parametri clinici erano alterati e una seconda Tac ha evidenziato un versamento peritoneale.
Nella tarda mattinata di giovedì Claudia è stata quindi portata in elicottero alle Molinette di Torino, dove l’hanno sottoposta a un lungo intervento d’emergenza nel tentativo di salvarle la vita. Tutto inutile: purtroppo è morta dopo due giorni di coma a mezzogiorno di sabato 1 ottobre nel reparto di terapia intensiva del nosocomio torinese.
I genitori hanno presentato un esposto e la Procura di Torino ha preso in mano le indagini sull’ingiustificabile decesso disponendo una seconda autopsia alla presenza dei periti del Tribunale e dei medici che l’hanno operata. L’obiettivo è chiarire se la tragedia si sia verificata per una negligenza dei chirurghi durante il primo intervento.
A Ponte di Legno, dove la giovane Claudia era tornata in agosto per le vacanze, aspettano notizie il padre Marco Sandrini e la madre Mirca Faustini.