Maxi furto di rame sulla Tav, tre arrestati

La Polfer, partendo dalle denunce di alcune ditte bresciane titolari di cantieri, hanno scoperto tre bulgari che stavano contrattando la merce depredata.

(red.) Gli agenti della polizia ferroviaria hanno arrestato in flagrante tre cittadini bulgari, tutti dai 30 ai 41 anni, che stavano trattando con un rottamatore brianzolo e un collega la vendita di una partita da due tonnellate di cavi di rame. L’operazione si è svolta nella notte di giovedì 9 giugno al termine di una serie di controlli che le forze dell’ordine stavano compiendo. I militari, infatti, erano stati allertati da alcune aziende bresciane per il furto di diverse quantità di rame subito all’interno dei propri cantieri tra Brescia e Bergamo, lungo la linea ferroviaria dell’alta velocità. La Polfer ha svolto numerosi appostamenti fino a quando è arrivata alla pista decisiva.
Durante una notte di controlli, quella di giovedì, hanno notato un furgone risultato rubato e proveniente da una ditta di Garlasco, in provincia di Pavia. All’interno c’erano i tre bulgari già noti alle forze dell’ordine proprio per il furto di rame. Poi li hanno seguiti fino a un tracciato dei binari e quindi lungo la strada che porta verso Milano e in Brianza. Qui le forze dell’ordine hanno sorpreso uno dei tre mentre scendeva dal mezzo a contrattare con il titolare di un centro di raccolta di rifiuti ferrosi. La trattativa è stata interrotta proprio dall’arrivo della polizia che ha arrestato i tre bulgari e denunciato per ricettazione il brianzolo e il collega. All’interno del furgone c’erano le due tonnellate di cavi di rame rubati.