Bomba in banca, gesto di un azionista?

L'ordigno trovato venerdì alla Popolare di Vicenza, in via Triumplina, poteva fare male. Forse l'azione di protesta di qualcuno contro la malagestione.

(red.) I carabinieri della Compagnia di Brescia stanno indagando sul ritrovamento, venerdì mattina 10 giugno, della bomba all’ingresso della filiale della Banca Popolare di Vicenza in via Triumplina 125, in città. A rinvenire l’ordigno, un tipo di bomba a mano usata per le esercitazioni militari e con un raggio d’azione di 10 metri, è stato il direttore della sede dell’istituto di credito. L’oggetto era posizionato aldilà della serranda abbassata e, quando il dirigente l’ha notato, è salita la preoccupazione e sono stati subito allertati i carabinieri. Per tutta la giornata la filiale è stata chiusa al pubblico, mentre la mattina gli artificieri delle forze dell’ordine di Milano hanno prelevato l’ordigno e fatto esplodere in modo controllato in un posto sicuro.
Infatti, la bomba era in grado di scoppiare e poteva fare seriamente male a qualcuno, se non addirittura uccidere. L’attività dei militari, che hanno sentito anche commercianti e residenti delle vicinanze, parte soprattutto dall’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di video sorveglianza della banca. Si potrebbero vedere gli istanti in cui l’autore dell’atto intimidatorio piazza l’ordigno ed eventuali collegamenti con qualche sospettato che nei giorni precedenti era arrivato per un sopralluogo. Quali possono essere i motivi del gesto? I carabinieri escludono la matrice politica.
Al contrario, potrebbe essere stato qualche azionista che si è visto quasi azzerare il livello delle proprie quote. Da settimane, infatti, la Banca Popolare di Vicenza è finita nel vortice delle polemiche per il valore delle azioni drasticamente sceso verso il basso a causa della malagestione all’interno dell’istituto. Ma non è nemmeno escluso che l’azione sia opera di qualcuno che si era visto rifiutare un prestito o un mutuo. Di certo, secondo i militari, ci sarebbe la volontà di lanciare un messaggio, piuttosto che ferire o provocare danni. Ma non sono stati trovati biglietti e non è ancora arrivata alcuna rivendicazione.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.