Manerbio, GdF scopre frode da 500 milioni

Professionista bresciano attivo in edilizia avrebbe creato società cartiere per formare falsi crediti Iva e non pagare i contributi dei dipendenti.

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(red.) Sessanta società cartiere fittizie e intestate a prestanome che si formano e si chiudono rapidamente. Create per avere crediti sull’Iva inesistenti e non versare agli enti di previdenza i contributi e le ritenute dei dipendenti. Si cela tutto questo dietro una frode fiscale da 500 milioni di euro scoperta dalla tenenza della Guardia di Finanza di Manerbio nel campo dell’edilizia.
La società a capo del sistema e delle aziende “fantasma” ha la sede in provincia di Milano, ma è riconducibile a un professionista bresciano e operante soprattutto tra la bassa e la Franciacorta. L’inchiesta delle Fiamme Gialle ha portato a iscrivere nel registro degli indagati 97 persone, tutte accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato. Per loro è stato chiesto il processo e per la metà di queste non risulta alcuna posizione reddituale, sono sconosciuti al fisco.

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