Due tentati suicidi a Canton Mombello

Giovedì 19 si sono legati con le lenzuola nel bagno per impiccarsi, poi salvati dalla polizia. Fp Cgil: "Situazione ingestibile, da anni denunciamo".

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Canton_Mombello_Brescia(red.) Giovedì 19 maggio, tra la mattina e il pomeriggio, due tentativi di suicidio all’interno del carcere Canton Mombello di Brescia. Due detenuti, a differenza di qualche ora l’uno dall’altro, hanno cercato di togliersi la vita legandosi al collo delle lenzuola attorcigliate all’interno del bagno della cella. Lo scrive in una nota la Fp Cgil di Brescia firmata dalla segretaria generale Donatella Cagno e dal coordinatore regionale del sindacato di polizia penitenziaria Calogero Lo Presti. Il primo detenuto, con fine pena al 2 luglio, avrebbe tentato il suicidio in quanto non gli sarebbe stata accettata, da parte del magistrato di Sorveglianza, la liberazione anticipata. Quindi, come forma di protesta, ha provato a impiccarsi.
E’ subito intervenuto il poliziotto di turno che ha scongiurato la tragedia. Il detenuto, dopo essere stato soccorso, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Civile di Brescia per le cure del caso. Dopo qualche ora, il secondo tentato suicidio è stato compiuto da un altro carcerato per imitare il primo e per protesta dopo che la direzione dell’istituto di pena non gli avrebbe concesso il cambio della sezione detentiva. Anche in questo caso l’intervento della polizia ha evitato che quella forma di protesta diventasse un dramma. E’ stato trasportato anche lui all’ospedale di Brescia. Alcuni giorni prima, come scrive ancora il sindacato, lo stesso detenuto aveva ingoiato delle batterie come gesto dimostrativo e per protesta.
Ormai la situazione nel carcere di Brescia è letteralmente ingestibile tra atti di protesta, gesti di autolesionismo, tentativi di impiccagione, come anche le maxi risse dei mesi precedenti, mettono quotidianamente in repentaglio e in serio rischio l’incolumità della Polizia Penitenziaria. Già molto sott’organico e che a fatica riesce a mantenere l’ordine, la sicurezza e la disciplina. La Fp Cgil è da anni, ormai, che denuncia le gravissime carenze strutturali, che penalizzano fortemente il lavoro della polizia e le condizioni detentive, l’endemica sofferenza di organico, una migliore organizzazione del lavoro, ma anche la dotazione di strumenti ai lavoratori della polizia penitenziaria al fine di preservare la propria incolumità fisica e personale. Un plauso a quei poliziotti che hanno scongiurato due tragedie irreversibili.

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