Campione, sub muore in immersione

Viktor Sukhornrov, 55enne ucraino, domenica 6 era con un amico nelle acque del Garda. Si è sentito male ed è stato trovato senza vita sul fondale.

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Foto da Bresciaoggi

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(red.) Tragedia nelle acque bresciane del lago di Garda domenica 6 marzo. Un uomo di 55 anni, Viktor Sukhornrov, di origine ucraina, è stato trovato morto sul fondale del Benaco dopo aver partecipato a un’immersione con un amico. I due erano arrivati a Campione del Garda, davanti al centro Univela, per trascorrere una giornata da subacquei, visto il bel tempo. Entrambi sono esperti e alle 9 si erano calati in acqua per raggiungere i 70 metri di profondità come era loro obiettivo. Quando sono arrivati al limite prefissato, è avvenuto il dramma. L’ucraino ha iniziato a gesticolare verso l’amico Stefano Zilioli per chiedere aiuto dopo aver accusato un malore. L’uomo che era con lui ha tentato di salvarlo, ma era stato bloccato dal fango sotterraneo che aveva ridotto a zero la visibilità.
Così è risalito in superficie allertando i soccorsi. Pochi minuti dopo le 10,30 arriva la segnalazione alla Guardia costiera che si mette all’opera con i sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano e Trento, varie ambulanze, una motovedetta, il robot subacqueo e i carabinieri di Limone per coordinare le operazioni a riva. Poco prima di mezzogiorno, proprio il rov impiegato per le inquadrature sott’acqua ha trovato il corpo dell’ucraino a oltre 70 metri di profondità. E’ stato recuperato dai soccorritori che hanno fatto trasferire la salma all’obitorio dell’ospedale di Gavardo. Le forze dell’ordine stanno cercando di rintracciare alcuni parenti dell’uomo, visto che viveva da solo a Castelmella. E’ la seconda vittima del 2016 per un’immersione nelle acque del Garda. Il primo era stato Pietro Simeone di 34 anni, proveniente da Parma, scomparso il 16 gennaio e il cui corpo non è mai stato trovato.

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