Lottò per cure e ricerca, morto 40enne

Federico Manenti era affetto da vent'anni da una malattia neuro ai muscoli. Battaglie al Civile a favore di Stamina. Sabato 5 i funerali a Cazzago.

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Foto da Bresciaoggi

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(red.) La comunità di Cazzago San Martino, nel bresciano, è in lutto per la morte di Federico Manenti. Il 40enne, affetto da quando aveva 19 anni da una malattia neurodegenerativa ai muscoli, è deceduto giovedì mattina 3 marzo. L’uomo era molto conosciuto in paese e dagli amministratori comunali non solo per la sua patologia con cui doveva combattere, ma anche per le numerose battaglie che aveva portato avanti a favore dei diritti dei malati. Tra queste, la più nota e dibattuta è stata quella avviata nel 2012 fuori dall’ospedale Civile di Brescia durante il caso Stamina. All’esterno della struttura sanitaria, nonostante la malattia, si trovava spesso per raccogliere firme a favore delle cure compassionevoli.
Secondo lui, se quel trattamento avesse garantito il sollievo, lo Stato avrebbe dovuto garantirlo anche se non provato con teorie scientifiche. Si era sempre battuto anche per i fondi a favore della ricerca, criticando diverse aziende farmaceutiche che non avrebbero fatto abbastanza. Il movimento di chi chiedeva aiuto, quindi, si sente orfano del 40enne che era considerato una sorta di leader della protesta. I funerali si terranno sabato 5 marzo alle 15,45 nella chiesa di Cazzago, partendo dall’obitorio della clinica Città di Brescia.

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