Morta in casa di riposo, si indaga

(red.) Martedì 5 gennaio è stato il giorno dell’addio per Lucia Riggione, la 96enne trovata morta nella serata di sabato 2 nella casa di riposo Santa Maria del Castello a Carpenedolo, nel bresciano. La donna, originaria di Santa Maria Capua Vetere in Campania e degente nella struttura da soli quattro giorni, durante il pomeriggio aveva ricevuto la visita del figlio, noto avvocato residente nel paese della bassa. Aveva condiviso alcuni momenti di conversazione e partite a carte per permettere all’anziana di passare un po’ di tempo. Ma la sera è avvenuta la disgrazia nel momento in cui, intorno alle 21,30, è stata trovata senza vita all’ingresso di un’altra stanza. Sembra che la donna, in quei minuti a riposo nel proprio letto, sia riuscita a scavalcare le sponde di protezione. A quel punto avrebbe vagato per il corridoio perdendo l’orientamento tra gli ambienti che non conosceva bene.
Poi sarebbe entrata in un’altra stanza diversa dalla sua e qui, sulla soglia, è finita a terra. Erano scattati subito i soccorsi con l’arrivo dell’automedica e di un’ambulanza, ma ogni tentativo di rianimarla si è rivelato inutile. Nelle ore successive e dopo il 6 gennaio continuano gli accertamenti per verificare se l’anziana abbia perso l’equilibrio o sia stata colpita da un malore che l’ha fatta cadere. Da valutare anche se il decesso sia avvenuto per la profonda ferita alla testa riportata nella caduta. Ma si cerca di capire anche come l’anziana sia riuscita a superare le sponde del letto che dovrebbero garantire protezione. Dopo i funerali la donna è stata trasferita al cimitero di Santa Maria Capua Vetere per la sepoltura.