Scontri Cremona, arrestato latitante

(red.) Mercoledì 9 dicembre si è costituito alla questura di Brescia il 26enne già destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cremona. La vicenda riguarda gli scontri avvenuti nella città del Torrazzo il 24 gennaio del 2015 quando si tenne una manifestazione antifascista organizzata dai centri sociali. Quel giorno Cremona venne colpita tra vetrine di banche distrutte, bancomat divelti e vandalizzata la caserma della polizia locale. Tra loro c’era anche il bresciano Samuele Tonin per il quale era stato emesso un avviso di garanzia il 20 ottobre. La procura locale, lavorando alle indagini tra scontrini per l’acquisto dei caschi usati dai manifestanti durante i blitz e sulle celle telefoniche, era arrivata ad arrestare altre tre persone, di cui due bresciani.
Il 26enne bresciano, invece, risultava ancora latitante e presente in Francia per motivi di lavoro. Mercoledì 9, invece, si è presentato di sua spontanea volontà con il proprio legale ed è stato condotto al carcere di Canton Mombello. E’ accusato di concorso in devastazione e saccheggio. L’avvocato del giovane ha spiegato che, nel momento in cui il tribunale di Cremona ha emesso le ordinanze di custodia cautelare, il 26enne bresciano era impegnato sul lavoro Oltralpe. Ma avrebbe avuto l’intenzione di tornare in Italia, come poi è avvenuto. Il giovane attende la decisione sull’interrogatorio di garanzia e spera che gli vengano concessi i domiciliari.