Bozzoli, interrogata la moglie Irene

La compagna è stata sentita in procura martedì 27 ottobre. Al centro delle domande, la denuncia su presunti dissidi tra Mario, Adelio e nipoti.

Bozzoli(red.) Martedì 27 ottobre, mentre continuavano i sopralluoghi all’interno della fabbrica Bozzoli Srl di via Gitti a Marcheno, nel bresciano, per trovare tracce dell’imprenditore scomparso, è stato il turno di Irene Zubani. La moglie di Mario Bozzoli è stata interrogata in procura per alcune ore dal pm Alberto Rossi che conduce l’inchiesta e dai carabinieri. Al centro c’è la denuncia che la donna aveva fatto l’8 ottobre, giorno della scomparsa, ai militari di Tavernole, parlando di presunti dissidi e forti tensioni tra il marito, il fratello Adelio e i nipoti. Situazione che, secondo la donna, avrebbe fatto dire allo scomparso di temere anche per i propri figli. Denuncia che sarebbe stata alimentata anche da alcune voci che parlano di una presunta lite furiosa avvenuta tra Mario e uno dei nipoti nella settimana precedente al dramma.
Intanto, la famiglia, dopo la rinuncia all’incarico da parte dell’avvocato Patrizia Scalvi per “fuga di notizie”, si è affidata al legale Vanni Barzellotti. Si è fatta sentire dal sud America anche l’ex moglie di Giuseppe Ghirardini, trovato morto domenica 18 ottobre a Ponte di Legno, sembra per un infarto. Antonia Rosilene Rodrigues Freitas, che risiede in America con il figlio di 7 anni avuto con l’operaio, si è affidata al legale Marino Colosio per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Tra l’altro, ha trovato diverse chiamate sul proprio cellulare nelle ore precedenti alla scomparsa e poi ritrovamento dell’ex marito. Contatti ai quali ha detto di non aver potuto rispondere. In ogni caso, ha chiesto un incontro alla procura di Brescia su questo fronte. Nell’azienda, intanto, vanno avanti i sopralluoghi da parte dell’esperta Cristina Cattaneo e della scientifica con le unità cinofile. Si stanno analizzando le scorie, mentre si attendono ancora i risultati definitivi dell’autopsia e degli esami tossicologici compiuti su Ghirardini.
Resta aperto il fascicolo per sequestro di persona a carico di ignoti, ma con il passare del tempo sono sempre più ridotte le possibilità di trovare l’uomo vivo. Sul fronte delle tracce, il docente di Medicina legale alla Giurisprudenza dell’università del Sannio Giuseppe Vacchiano, interpellato dal Giornale di Brescia, dice che è quasi impossibile trovare tracce di un corpo umano bruciato in un forno come quello della Bozzoli. Gli unici elementi potrebbero arrivare dall’eventuale presenza di calcio e fosforo presenti nelle ossa umane o dall’oro se l’uomo portasse un anello o una protesi dentaria. Tracce che si potrebbero trovare nelle scorie, almeno che proprio calcio e fosforo non siano usati nella normale produzione.

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