Scalve, fermati sei cacciatori bresciani

Tutti residenti tra Valtrompia e Valcamonica, uccidevano uccelli in zona vietata e senza autorizzazione. Trovati esemplari tutelati.

cacciatore che spara(red.) Erano impegnati in una battuta di caccia in una zona per la quale non erano autorizzati e oltre tutto dove è vietata la pratica venatoria. Sono stati così beccati sei bresciani, tutti residenti tra Valtrompia e Valcamonica, mentre cacciavano in Valle di Scalve, nella bergamasca. Le segnalazioni degli appassionati locali sono arrivate al Nucleo Ittico e Venatorio e alla vigilanza che, tramite la Provincia, hanno identificato i sei che cacciavano fuori dai confini della Valcamonica.
Le guardie, dopo aver ricevuto le denunce, si sono appostate per verificare la situazione e hanno fermato in diverse occasioni i bresciani che operavano in una zona vincolata. Sono stati trovati due tipi di Gallo Forcello uccisi e nascosti e uno dei cacciatori aveva preso un esemplare tutelato. Le prede sono state sequestrate insieme alle munizioni e fucile. Per tutti l’accusa è di caccia senza autorizzazione, in una zona di divieto, sconfinamento dal comprensorio e mancata annotazione dei capi sul tesserino venatorio regionale.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.