Lumezzane, Caprioli sarà sentito

Venerdì 4 settembre l'interrogatorio dell'anziano che ha ucciso nel sonno la moglie Natalina Badini di 70 anni, affetta da disturbi mentali.

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Delitto Lumezzane(red.) Si terrà nella mattina di venerdì 4 settembre l’interrogatorio di convalida dell’arresto per Bruno Caprioli, il 76enne che mercoledì 2 all’alba ha ucciso a coltellate la moglie Natalina Badini di 70 anni a Lumezzane. L’uomo, forse in preda a un raptus di follia, ha scagliato più fendenti contro la compagna che da decenni soffriva di disturbi psichiatrici. Caprioli da tempo la accudiva, ma era poi giunto in un periodo di depressione fino alla tragedia di mercoledì. Subito dopo aver ucciso la compagna nel sonno, aveva chiamato il figlio Marco confessando quanto aveva fatto e ingerito decine di farmaci tentando il suicidio. Quindi era stato condotto all’ospedale Civile di Brescia per una lavanda gastrica. Poi alla caserma dei carabinieri di Gardone Valtrompia e da lì al carcere di Canton Mombello. Ma visto il suo stato confusionale, è stato ritenuto utile un altro ricovero giovedì 3 settembre.
Sul corpo della donna il pubblico ministero di Brescia Mauro Tenaglia ha disposto l’autopsia, mentre ancora non si conosce la data dei funerali. Dopo aver passato quarant’anni come imbianchino, l’uomo aveva accudito la moglie, condividendo il dolore, la stanchezza e la malinconia. Una situazione che poi lo ha portato alla disgrazia di mercoledì. Nessuno a Lumezzane poteva immaginare che finisse così. Caprioli, infatti, dai vicini di casa viene descritto come una persona tranquilla e che faceva lunghe passeggiate solitarie. L’uomo nell’interrogatorio potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere o spiegare come sono andate le cose. Poi il giudice delle indagini preliminari deciderà la forma di detenzione, che potrebbe essere anche l’affidamento a una struttura protetta.

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