Trapani, sequestrati beni a Vito Marino

L'uomo avrebbe percepito in modo indebito 29 milioni di euro di contributi pubblici attraverso società. E' imputato nella strage Cottarelli del 2006.

(red.) Il tribunale di Trapani, su richiesta del procuratore Marcello Viola e del questore Maurizio Agricola, ha fatto sequestrare beni per 13 milioni di euro legati all’imprenditore Vito Marino, figlio del boss Girolamo di Pacec, nel trapanese. L’uomo e il cugino Salvatore sono imputati per l’omicidio di Angelo Cottarelli, della compagna e del figlio avvenuto nel 2006.
Secondo la sezione anticrimine della polizia e la Guardia di Finanza, Marino farebbe parte di un’associazione a delinquere per la commissione di delitti di truffa per aver ricevuto indebitamente dei contributi pubblici da 29 milioni di euro, con danni allo Stato. Sono stati sequestri 40 immobili, cinque beni mobili legati a tredici società e 33 conti correnti. Nel mirino è finita anche la moglie Tiziana Sugamiele.