Via Chiusure, “non sono io il piromane”

Il 57enne agli arresti domiciliari per l'accusa di aver incendiato decine di auto si racconta al Corriere della Sera. E si smarca da ogni attacco.

auto fiamme(red.) “Non sono io il piromane di via Chiusure”. Parla così in un’intervista al dorso bresciano del Corriere della Sera, Dante Paglia, 57 anni, che si trova agli arresti domiciliari dopo essere stato colto in flagrante. E’ accusato di aver incendiato tredici auto nella zona. L’uomo è invalido dopo aver avuto alcuni ictus e un infarto nel 2006 prima di essere stato operato alle corde vocali. Il 57enne si smarca da ogni accusa e con decisione di non essere lui il responsabile. “Ho proposto al gip un confronto tra me e i presunti testimoni – dice al quotidiano – ma non è stato fatto perché nessuno si è presentato”.
Lamenta di aver passato una notte in cella per terra, nonostante abbia dei problemi fisici e adesso che si trova ai domiciliari di essere controllato a vista ogni poche ore dai carabinieri. “Neanche fossi un mafioso” dice. Secondo lui sarebbe finito al centro dell’inchiesta per opera della seconda moglie e un amico nelle forze dell’ordine. L’uomo di origine molisana e arrivato a Brescia nel 1998 dice di non poter più fare le cose di prima, dalle passeggiate alla spesa. E continua a dire che non sarebbe stato lui a mandare al rogo decine di auto, anzi ne sarebbe appassionato. E pensa di avere degli indizi sul presunto colpevole.

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