Sfruttavano squillo, 31 gli indagati

Numerose le imputazioni a carico di un carabiniere all'epoca in servizio a Mazzano, Fabrizio Sgrò, in cella con altre cinque persone.

Più informazioni su

prostituzione4(red.) Chiuse le indagini sul giro di prostituzione scoperto dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia e che ha portato ad iscrivere nel regisro degli indagati 31 persone, tra cui un militare dell’Arma, Fabrizio Sgrò, all’epoca dei fatti in servizio alla caserma di Mazzano (Brescia) accusato di numerose ipotesi di reato: associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, accesso abusivo a sistema informatico, falso ideologico e truffa, corruzione, interruzione di pubblico servizio, occultamento di documenti, rivelazione dis egreti d’ufficio, lesioni aggravate, ingiurie, violenza privata, sequestro di persona.
Un carnet di reati pesante quello a carico dell’ex militare che, insieme con  M.M., faceva parte, secondo gli inquirenti, di un gruppo “titolare” di un giro di squillo attive in diversi locali, situati fra Bedizzole, Mazzano e Rovato.  Per gli inquirenti gli indagati (sei quelli finiti in carcere, tra cui Sgrò, detenuto a Pavia) gestivano le ragazze che si prostituivano all’interno di night, percependo il 50% dei pagamenti sulle prestazioni effettuate.
Dietro le sbarre sono finiti anche  Gianbattista e Michele Rossi, padre e figlio, considerati gli organizzatori del sistema e al vertice del gruppo criminale. I due carabinieri, invece, avrebbero avuto compiti di controllo delle attività illecite. Sgrò era considerato un aiutante tuttofare dai Rossi che lo ricompensavano con denaro e altri benefit.
Nei guai è finito anche l’ appuntato scelto dei carabinieri Vituccio Macagnino, in servizio a Torre de’ Picenardi, nel cremonese, cui vengono contestati i reati di sfruttamento della prostituzione, corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, accesso abusivo ai sistemi informatici e l’induzione indebita.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.