Scontro Tornado, martedì i funerali dei piloti

Camera ardente lunedì 1 settembre dalle 15. Il 2, a celebrare il rito funebre sarà il vescovo di Brescia Monari.

(red.) Sono fissati per martedì 2 settembre i funerali dei quattro piloti dell’Aeronautica militare con base a Ghedi (Brescia), deceduti nell’incidente avvenuto lo scorso 19 agosto nei cieli di Ascoli Piceno.
Si potrà far visita alla camera ardente lunedì 1 settembre dalle 15 alle 19.
Le esequie del capitano Alessandro Dotto, del capitano navigatore Giuseppe Palminteri, del capitano pilota Mariangela Valentini e del capitano navigatore Paolo Piero Franzese si tengono alle 11 in un hangar dell’ aerobase di Ghedi.
A celebrare il rito funebre sarà il vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, di tutto lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, delle autorità militari e civili. Presenzierà anche il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, che, per martedì, ha proclamato lutto cittadino, e i rappresentanti delle forze di polizia che hanno collaborato alle ricerche dei resti dei piloti. I funerali saranno aperti anche a tutti coloro che desidereranno unirsi al lutto.
«Per rispettare il desiderio dei parenti dei caduti di mantenere un clima di raccoglimento e solennità, non sarà possibile effettuare riprese foto e video e interviste», rende noto l’Aeronautica militare in un comunicato. La stessa Forza armata «provvederà a fornire alla stampa materiale per la copertura mediatica e la cronaca dell’evento». Le salme lasceranno l’obitorio di Ascoli Piceno alle 9 di lunedì 1 settembre per l’aeroporto di Falconara Marittima, dove si imbarcheranno su un velivolo dell’Aeronautica Militare per il trasporto a Ghedi. La camera ardente, all’interno della base di Ghedi, sarà aperta al pubblico nel pomeriggio di lunedì.
I quattro militari erano decollati sui due mezzi dalla base del VI Stormo per due distinte missioni addestrative propedeutiche ad un’esercitazione Nato in programma nel prossimo autunno. A Ghedi avrebbero dovuto fare rientro dopo circa 90 minuti, ma , per cause per le quali è stata aperta un’inchiesta, si sono scontrati mentre sorvolavano le Marche.
Difficoltoso è stato sia il recupero delle salme dei quattro piloti, sia, soprattutto l’esame del Dna sui resti, indispensabile per l’identificazione certa dei cadaveri, ridotti in pessimo stato a seguito del violento impattoe  dell‘incendio che ne è scaturito e che non è ancora stato del tutto risolto.

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