Ciclismo, il doping corre anche nel bresciano

Scoperto un giro di farmaci proibiti per uso sportivo. A Manerba denunciati due fratelli gemelli di 42 anni. Sequestrati centinaia di anabolizzanti.

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(red.) Correvano sulle stesse strade dell’Oltrepò pavese da anni, ma per certi corridori il tempo sembrava non passare mai. Anzi, pur avendo tutti superato la quarantina erano sempre più veloci. E’ stato questo a insospettire un maresciallo dei carabinieri, anch’egli appassionato ciclista della stessa provincia, che così ha scoperto un giro di farmaci proibiti per uso sportivo.
Alla fine è emerso una sorta di spaccio privato tra ciclisti amatoriali (che però partecipavano a gare, seppur dilettantistiche) che ha portato all’emissione di 15 perquisizioni domiciliari (con altrettanti indagati) e a un arresto. Si tratta di A.G.A., di 40 anni, titolare di una rivendita di biciclette, trovato in possesso di 450 pastiglie di anfetaminico e documenti falsi.
E professionisti (commercianti, rappresentanti e impiegati) sono anche gli altri 14 denunciati. Gente con un lavoro e quindi con poco tempo per allenarsi, proprio come Mario, il sottufficiale, un 45enne con un passato di competizioni agonistiche. Le indagini hanno fatto tappa anche nel bresciano e precisamente a Manerba, sul Garda, dove sono state rinvenute dai carabinieri pasticche contenenti anfetamine.
Nei guai sono finiti un 42enne ed il fratello gemello, ex corridore professionista, che abita nel Lodigiano.
Le perquisizioni, disposte dalla Procura di Pavia, che ha coordinato le indagini, sono state effettuate nelle province di Pavia, Bologna, Parma e Lodi e sono state eseguite dai militari di Stradella in collaborazione con i colleghi di Lodi, Fidenza e Salò insieme agli esperti del Nas di Cremona. Sono così stati sequestrati vari flaconi di Nandrolone(farmaco stupefacente ad azione anabolizzante), 500 capsule di cloridrato di anfepramone e fentermina (anfetamine – farmaci dopanti) e 300 confezioni di farmaci vari, quali cortisonici, broncodilatatori, lassativi, diuretici e gastroprotettori, utilizzati in associazione per camuffarne l’ assunzione ad eventuali controlli.

 

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