Pontoglio, confermato il fermo dei due albanesi

Restano in cella a Canton Mombello Pjeter Lleshi, di 24 anni, e Vlashi Anton, di 21, presunti autori del violento colpo costato la vita a Pietro Raccagni.

(red.) Convalidati dal gip di Brescia i fermi dei due albanesi arrestati con l’accusa di essere gli autori della tragica rapina a Pontoglio, a seguito della quale ha perso la vita il macellaio 53enne Pietro Rzccagni.
Restano quindi a Canton Mombello Pjeter Lleshi, di 24 anni, e Vlashi Anton, di 21. Il primo è stato preso a Calcio, non lontano da dove la banda aveva dato fuoco, nei pressi dell’Oglio, alla Mercedes di Raccagni e a una Bmw 320 rapinata con le stesse modalità la notte successiva, a Palazzolo. In quest’ultimo caso marito e moglie erano stati legati con il nastro adesivo, mentre la banda faceva razzia di preziosi nella loro villa.
I due uomini sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari martedì 22 luglio. Il 24enne aveva deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre il complice più giovane aveva negato ogni addebito. Per entrambi le accuse sono di rapina impropria e omicidio preterintenzionale.
Il gip Enrico Ceravone ha valutato corretto l’operato dei carabinieri di Chiari e Travagliato che hanno fermato i due banditi, ravvisando la necessità di trattenerli in cella.
Intanto proseguono le indagini per identificare gli altri componenti della banda, ritenuti responsabili di altri colpi violenti, compiuti nel bresciano, nella bergamasca e, forse, in altre zone del Nord Italia. Sarebebro stati in quattro, la notte tra il 7 e l’8 luglio scorsi, a penetrare nella villetta di via Bellini della famiglia Raccagni, nel tentativo di saccheggiare l’abitazione. Il proprietario 53enne, cercando di fermarli, sarebbe stato colpito in testa con un oggetto contundente e quindi precipitato a terra in gravisisme condiizoni. Dopo 11 giorni di agonia l’uomo è spirato. la famiglia del macellaio di Erbusco ha scritto una lettera al premier Matteo Renzi per chiedere «giustizia per Pietro».

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