Maggio “sereno” per l’industria bresciana

Secondo i dati diffusi da Aib le imprese manifatturiere della provincia avrebbero recuperato ancora qualche punto rispetto ad aprile.

(red.) A maggio 2014, l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane – rileva il Centro Studi di AIB- ha fatto segnare un nuovo leggero recupero congiunturale, proseguendo tendenza positiva registrata nei primi quattro mesi dell’anno.
Le condizioni operative segnalate dal campione di aziende intervistate confermano un relativo maggiore dinamismo della domanda interna, insieme a una discreta vivacità di quella proveniente dai Paesi UE. Nel dettaglio, la produzione è risultata in aumento per 33 operatori su cento, con un saldo positivo del 23% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; il livello dell’attività è giudicato ancora inferiore rispetto al potenziale dal 29% del campione. L’evoluzione del settore industriale bresciano appare nel complesso allineata a quella del contesto nazionale: l’indice PMI manifatturiero italiano si presenta, a maggio, in area espansiva per l’undicesima rilevazione mensile consecutiva, pur registrando un arretramento rispetto ad aprile.
La produzione è aumentata nei settori: agroalimentare e caseario, carta e stampa, chimico, gomma e plastica, legno e mobili in legno, metallurgico e siderurgico, meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche, meccanica tradizionale e mezzi di trasporto, tessile. E’ rimasta sostanzialmente invariata nei comparti: calzaturiero, maglie e calze. E’ invece diminuita nell’abbigliamento e nel settore dei materiali da costruzione ed estrattive. 
Per quanto riguarda la suddivisione del campione per classe dimensionale, l’attività produttiva è cresciuta soprattutto per le micro imprese (fino a 10 addetti), per le medie imprese (50-100 addetti), per le imprese grandi (200-500 addetti) e per quelle di maggiori dimensioni (oltre 500); nelle altre si segnalano variazioni modeste.
Le vendite sul mercato nazionale hanno evidenziato un incremento, con un saldo positivo del 16% tra operatori che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; quelle nei Paesi comunitari sono cresciute per il 33% degli intervistati, con un saldo positivo del 14%; quelle nei Paesi extracomunitari presentano un saldo positivo del 7%.
Le prospettive a breve termine sono moderatamente favorevoli e orientate ad un nuovo aumento dei livelli produttivi. Gli indicatori disponibili non delineano una netta accelerazione dell’attività, ma il proseguimento di una fase di moderato recupero anche per i prossimi mesi. Per quanto riguarda la produzione, il saldo tra imprese che prevedono variazioni in aumento e in diminuzione è positivo (+10%). Le attese sull’utilizzo degli impianti risultano in aumento per il 15% degli operatori e in contrazione per il 7%. Gli ordini dal mercato interno sono in rialzo per il 13% delle aziende, con un saldo positivo del 7% tra coloro che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelli dai Paesi UE ed extra UE evidenziano saldo attivi rispettivamente dell’1% e del 4%. La manodopera è prevista sostanzialmente stabile.

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