Renzi ‘blinda’ Expo 2015 e schiera Cantone

Il presidente del Consiglio ha incaricato l'autorità anticorruzione di seguire i lavori per l'Esposizione internazionale di Milano dopo lo scandalo appalti.

(red.) Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha chiesto al presidente dell’autorità anticorruzione Francesco Cantone di seguire, nell’ambito del suo incarico, i lavori per l’Expo di Milano. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
E sullo scandalo degli appalti milanesi sono intervenuti i presidenti delle Camere.
Per Pietro Grasso «a lotta alla corruzione e all’economia criminale è fondamentale» e su questo terreno «ovviamente la politica deve fare la sua parte», ha detto il presidente del Senato. «La corruzione – ha aggiunto conversando con i cronisti che gli chiedevano un commento sull’indagine Expo – dopo tangentopoli non è stata distrutta, ma ha cambiato mode, forme, attivitaà». Grasso ha quindi ricordato di aver presentato un disegno di legge contro la corruzione, il falso in bilancio, il riciclaggio, l’evasione fiscale: «Spero – ha concluso – che presto possa procedere il suo iter in Parlamento in maniera da dare ai magistrati gli strumenti che servono. Ovviamente la politica deve fare la sua parte».
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, sostiene invece che «è nell’interesse di Expo che ci sia chiarezza, perchè quella sarà una grande occasione. E non ci debbono essere ombre. Fa bene la magistratura ad andare fino in fondo – ha aggiunto – e fa bene la politica a farsi da parte».
Si è anche parlato di una task force anticorruzione per fermare i disonesti. Secondo il ministro Alfano «è una buona idea, perchè noi abbiamo fatto fin qui tante azioni, tanti protocolli, tanti accordi, tante buone regole per fare sì che il nostro Expo possa essere ‘mafia free’, senza infiltrazioni criminali», afferma il ministro dell’Interno commentando la proposta di Renzi di istituire una task force anticorruzione.
«E’ evidente – aggiunge Alfano – che non ci si può mai distrarre un attimo e la questione a questo punto diventa quella di prevenire queste infiltrazioni mafiose» aggiunge il titolare del Viminale. «Invitiamo i magistrati a fare fino in fondo il loro lavoro e noi dal nostro canto faremo fino in fondo il nostro, facendo tutto quel che serve e la task force potrebbe essere una buona soluzione».
«Adesso dobbiamo garantire che l’Expo si faccia in tempo, che si concludano i lavori e che questi controlli continuino per evitare infiltrazioni di affaristi,lobbisti o mafiosi». Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo lunedì 12 maggio in diretta telefonica a ‘Mattino 5- La Telefonata’, parlando dall’inchiesta giudiziaria su Expo2015.
«E’ il commissario del Governo a seguire i lavori per Expo e quindi bene fa il Governo ad intervenire perché è il compito suo: conosco il magistrato Raffaele Cantone e lo stimo, sono sicuro  – ha proseguito – che la sua presenza aiuterà il commissario di Governo nel suo lavoro. Questa è una vicenda che è tutta nelle mani del Governo,così abbiamo deciso l’anno scorso quando tutti i vari compiti sono stati riuniti nelle mani dell’unico commissario di Governo, e quindi questa proposta mi pare una buona idea»

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