Riesame: secessionisti non pericolosi

Pubblicate le motivazioni che hanno portato alla scarcerazione degli indipendentisti. Per il Tribunale, non avrebbero potuto occupare piazza San Marco.

(red.) «Sussistono gravi perplessità sulla loro effettiva capacità di occupare piazza San Marco, di conseguire la disponibilità di armi leggere e di ottenere l’appoggio di una nutrita folla di simpatizzanti».
A metterlo nero su bianco, il Tribunale del Riesame di Brescia. Sabato 3 maggio sono state pubblicate le motivazioni dell’ordinanza che prima di Pasqua ha scarcerato i 24 secessionisti, arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia e poi passata alla Procura di Padova proprio per l’ordinanza del Riesame. Per tutti è caduta l’accusa di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. Nelle 66 pagine della motivazione, si legge che: «Le poche e circoscritte azioni violente programmate non possono essere considerate reati contro la persone, contro l’ordine pubblico e l’incolumità pubblica».Inoltre, l’occupazione di piazza San Marco sarebbe stato «un atto prettamente dimostrativo volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e di conseguenza a indurre i legittimi poteri costituiti a considerare seriamente i movimenti indipendentisti, ma non certo finalizzato ad un’effettiva presa definitiva di un territorio nè ad un’immediata creazione di un nuovo Stato veneto o di altri Stati sovrani». Quanto al Tanko, per il Riesame: «Non era destinato all’uso comune, ma solo come emblema e simbolo dell’indipendenza veneta».

 

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