Aifa: «Stamina? Una tragedia per i pazienti»

Per il presidente Sergio Pecorelli, la vicenda «ha messo il Paese in una situazione di imbarazzo internazionale».

(red.) L’Aifa ha fatto tutto quanto era in suo potere per bloccare il metodo Stamina, erogato presso gli Spedali Civili di Brescia, anche se l’atteggiamento della Regione Lombardia non ha aiutato l’Agenzia del farmaco.
A dirlo è il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, nel corso di un’audizione nella commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia sul metodo Stamina. Rispondendo alle domande di alcuni consiglieri lombardi, Pani ha ribattuto ricordando l’ordinanza del maggio 2012 con la quale l’Aifa ha vietato il metodo Stamina: «Mi sfugge che cosa potessimo fare di più di un’ordinanza, è stata la prima della nostra storia. Oltre all’ordinanza, poi, abbiamo fatto anche una diffida, cosa dovevamo fare di più? Oltre all’ordinanza non abbiamo altri strumenti». Uscendo dall’aula della commissione, inoltre, il direttore ha aggiunto: «Abbiamo chiarito come mai non abbiamo potuto parlare prima in determinati modi, almeno finchè non si sono chiuse le indagini». Pani ha poi criticato apertamente l’atteggiamento di Palazzo Lombardia nei confronti dell’ordinanza che vietava Stamina: «Gli Spedali Civili hanno impugnato la nostra ordinanza, caldeggiati dalla Regione». Insomma, «l’impugnazione è sollecitata dalla Regione con una delibera» durante la passata legislatura.
Secondo il direttore Aifa «non c’era nessuna ragione per opporsi all’ordinanza, chi non ha detto le cose chiare sono tutti gli altri, noi le abbiamo detto anche troppo chiare». Per di più il metodo Stamina «non aveva nessun brevetto» ma solo un’autocertificazione. Riguardo al brevetto, poi, sottolinea Pani, «nel 2010 la prima domanda viene bocciata dall’Ufficio brevetti Usa e a settembre 2012 Stamina presenta una nuova domanda uguale alla precedente che era stata respinta». Dunque il brevetto «non c’è e non c’è mai stato».
E già dalle ispezioni dell’8 e del 9 maggio 2012 erano emerse «gravissime irregolarità a tutti i livelli». All’audizione ha partecipato anche il presidente dell’Aifa, Sergio Pecorelli.
Dopo essere stato audito dalla commissione, Pecorelli ha detto che Stamina «è una tragedia in primis dal punto dei vista dei pazienti». Poi «ha anche messo il nostro Paese in una situazione di imbarazzo internazionale e c’ è stato un tragico problema di comunicazione, perchè la stampa può, a seconda dei casi, provocare danni o benefici fantastici».

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