Fermato writer: è il graffitaro del metrò?

Arrestato a Vienna il presunto autore dei graffiti sui treni del metrobus bresciano. Nella cittadina austriaca ha imbrattato 300 muri. Rischia 5 anni di carcere.

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(red.) Il graffitaro “globetrotter” era ricercato in tutta Europa. Ad incastrarlo la vanità, ovvero l’irresistibile impulso di lasciare il suo “tag”, la firma in gergo, in calce alle proprie “opere”.
E’ stato così pizzicato a Vienna, il 10 marzo scorso, un giovane 24enne di nazionalità inglese che, con tre “colleghi” aveva imbrattato i muri del terzo distretto con della vernice viola. Arrestato, ora rischia 5 anni di reclusione.
La sua firma era stata lasciata anche su un convoglio del metrò di Brescia, zona Prealpino, il  21 gennaio, quando scattò il blitz dei graffitari. Dopo essersi calati nel pozzo di aerazione, i writers raggiunsero il tunnel e sporcarono i treni della metropolitana.
Due le firme apposte: «Tbag» e «Gringo». «Gat» invece su finestrini e fiancata. In fondo, vergata con spray nero, la scritta «Mobs».
In base “all’autografo” lasciato, dunque, potrebbe trattarsi dello stesso giovane fermato in Austria. Il tag, per lo meno, è lo stesso: «Tbag».
Il sito «austriantimes.at» riferisce che «la sua è un’organizzazione estremamente professionale, una banda criminale». E che il giovane  Jack fosse una specie di “ricercato numero uno ” a Vienna lo si spiega con il fatto che il graffitaro ha sporcato 300 muri solo in quella città, per un danno pari a 45 mila sterline. Somma che è stata in parte coperta dalla vendita all’asta del materiale confiscato.
A Brescia il fascicolo aperto contro gli ignoti imbrattatori del metrò è ancora aperto e le indagini vengono svolte dalla Polizia Locale, la quale ora, forse, potrà riuscire ad identificare il gruppetto che, insieme con il ragazzo inglese, si è reso autore degli atti di vandalismo.
Nel frattempo, pare sia stato individuato uno dei cinque writer che ha colpito il metrò il 30 dicembre, sempre alla stazione Prealpino. Si tratterebbe di un sedicenne romano, che si firma «Bosi».

 

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