Robledo calunniato, inchiesta a Brescia

Il magistrato, che indaga anche sul caso Maugeri, ha presentato una denuncia contro due persone che avrebebro diffuso informazioni false sul pm.

(red.) La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per calunnia in relazione ad una presunta manovra che sarebbe stata ‘orchestrata’ per screditare il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, il magistrato responsabile del dipartimento dei reati con la pubblica amministrazione, che ha denunciato al Csm il procuratore capo di Milano Edmondo bruti Liberati.
Un’inchiesta nata, da quanto riporta L’Espresso, a seguito di una denuncia per una serie di false affermazioni presentata dallo stesso capo del pool milanese ‘anti-corruzione’ nei confronti di un maresciallo della Procura di Milano e una cardiologa il cui nome era comparso anche nelle carte dell’inchiesta sul caso Maugeri che ha coinvolto Roberto Formigoni.
L’indagine è affidata al pm di Brescia Fabio Salamone che, ha già accertato la totale falsità delle insinuazioni contro il collega, «che furono travasate anche in un dossier diffamatorio – scrive il magazine – spuntato a sorpresa negli archivi della stessa procura di Milano. Ora- aggiunge il settimanale- l’inchiesta continua, per smascherare non solo gli effettivi esecutori, ma anche i possibili mandanti dell’operazione di dossieraggio».
Tutto parte «da una relazione di servizio scritta
da un maresciallo della procura». Nella relazione«salta fuori un’accusa diretta a Robledo: il magistrato, giocando a golf in allegria con amici, si lascerebbe scappare segreti investigativi che riguarderebbero perfino le indagini su Berlusconi». Una relazione di fatto immediatamente sbugiardata dal fatto che il magistrato non partica quello sport. La fonte del maresciallo sarebbe «una dottoressa ciellina (Maria Vicario, ndr.) – scrive il settimanale – legatissima a Formigoni, che è stato addirittura suo testimone di nozze». L’informativa del sottufficiale «viene consegnata a un pm del dipartimento reati societari, Luigi Orsi, che la trasmette al procuratore Bruti Liberati, senza avvertire Robledo». Secondo quanto ha ricostruito l’Espresso, il fascicolo «viene archiviato nel cosiddetto ‘modello 45′, tra i fascicoli che non contengono notizie di reato».

 

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