Gavardo, razzia nella casa dei coniugi uccisi

(red.) Due anni fa la tragedia: Pietro Antonelli e Alba Chiodi vennero uccisi, a calci e pugni e poi soffocati con sacchetti di plastica, dal figlio Marco, ora ricoverato all’ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere. Ora, in quella casa di Gavardo (Brescia), dove si consumò il duplice omicidio, recentemente dissequestrata, i ladri hanno fatto razzia, portando via computer, televisore e altri oggetti di valore, ma anche ricordi delle vittime.
L’amara scoperta è stata fatta dai legali del 28enne, cui è stato riconosciuto un disturbo della personalità di tipo schizzoide, Cristina Lombardi e Marino Colosio, varcando la soglia della villetta di via Bertolotti, residenza chiusa da quasi due anni. All’interno i segni inequivocabili del passaggio di predoni che hanno messo a soqquadro i locali, all’interno dei quali erano ancora presenti altre tracce, quelle dell’efferato omicidio, avvenuto la notte fra il 30 ed il 31 maggio 2012. I banditi sarebbero entrati da una finestra laterale, rompendo un abbaino.
Ma la villetta degli Antonelli era già stata violata nelle settimane scorse quando i familiari delle vittime avevano sorpreso, all’interno dell’abitazione, un nordafricano senzatetto che lì aveva fissato il suo alloggio, portando con sè anche un fornelletto per cucinare.
Il furto è stato segnalato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.