Ono San Pietro, l’amnesia di Iacovone

Il padre di Davide e Andrea, i due bimbi morti nel rogo del 16 luglio 2013 in Valcamonica, è stato interrogato dal gip Luca Tringali.

(red.) Il ricordo di quel tragico episodio sarebbe scomparso. Pasquale Iacovone, il padre di Davide e Andrea, i due bimbi arsi vivi nell’incendio del 16 luglio 2013 a Ono San Pietro, è stato ascoltato dal gip Luca Tringali.
Il 40enne, ormai clinicamente guarito dalle gravissime ustioni e in carcere a Canton Mombello, perchè sospettato del rogo killer, ha raccontato al giudice di non ricordare gli eventi dell’incendio. Ha spiegato di aver un buco di memoria, che va dalla buonanotte data ai figlioletti, fino all’arrivo dei soccorsi. I tristi eventi che portarono alla morte dei due bambini, invece, sarebbero coperti da una fitta nebbia.
Il legale di Iacovone, Gerardo Milani, ha dichiarto di aver depositato elementi che escluderebbero il reato di strage annunciata. L’avvocato avrebbe, inoltre chiesto il trasferimento del proprio assistito in una struttura differente da Canton Mombello.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.