Progettava traffico di mozzarelle con la camorra

Sarebbe diventata realtà l'idea di Renato Vallanzasca se non gli fosse stato revocato il permesso di lavoro per le polemiche sulla sua assunzione a Sarnico.

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(red.) Avrebbe messo in piedi un commercio di mozzarelle a Milano insieme con il gruppo camorristico dei Prefetto, nato dalle ceneri del clan La Torre di Mondragone.
A fermare l’operazione, che avrebbe visto tra i protagonisti Renato Vallanzasca, proprio la revoca del permesso di lavoro giunto il 22 agosto del 2012. Una revoca che era arrivata dopo le polemiche sorte per l’assunzione del “bel Renè”, in un negozio di Sarnico, nella provincia di Bergamo, sul basso lago d’Iseo proprio al confine con Brescia.
Il retroscena è emerso dall’ordinanza di custodia cautelare del gip di Napoli Maria Vittoria Fischini emessa su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia partenopea Cesare Sirignano che ha portato all’arresto di 18 persone tra la Ciociaria e Caserta.
Dalle indagini risulterebbe anche il coinvolgimento di Vallanzasca, che, sebbene detenuto, stando alle accuse avrebbe mantenuto rapporti con contesti criminali.  E’ finita in manette anche la moglie dell’ergastolano,  Antonella D’Agostino.
Secondo gli investigatori la donna avrebbe avuto un ruolo di intermediazione con il clan in un’operazione di acquisizione di un hotel a Mondragone e in alcune vicende di prestiti a usura.

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