Calvisano, si indaga sul movente

Venerdì la donna aveva chiesto al parroco di pregare per lei, perché aveva paura. Il marito al Civile, in stato di choc, piantonato per disposizione del pm Savio.

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(red.) Ancora tutto da scoprire il movente che ha spinto Donato Fanelli, 84 anni, a uccidere con una decina di coltellate la moglie, Giuliana Morelli, 83 anni.
L’omicidio, l’ennesimo in provincia di Brescia, ha lasciato senza parole un’intera comunità. Saranno gli esperti a capire cosa abbia spinto Fanelli al gesto estremo, anche se in paese  c’è chi ricorda le passeggiate solitarie dell’uomo, i suoi sbalzi d’umore, il suo carattere chiuso.
Il parroco, don Gabriele Facchi, ha poi ricordato che venerdì, a poche ore dall’omicidio, Giuliana gli aveva chiesto di pregare per lei. Il sindaco di Calvisano, Angelo Formentini, ha ricordato Giuliana come una persona sempre disponibile ad aiutare gli altri, educata. «Era una santa».
Intanto Donato è ancora al Civile di Brescia, dove è stato ricoverato in stato di choc dopo l’omicidio, piantonato per disposizione del pm Paolo Savio.

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