Gavardo, minacce di morte al sindaco

Nella lettera minatoria, presa di mira anche la famiglia del primo cittadino. Ora, fascicolo aperto in Procura e misure di sicurezza in Municipio.

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(red.) Non era la prima volta che il sindaco di Gavardo, Emanuele Vezzola, veniva minacciato. Nella lettera recapitata al Municipio del paese bresciano nella mattinata di martedì primo ottobre, però, i toni si sono alzati. E di molto.
Gravissime le intimidazioni ai danni del primo cittadino esponente del Pdl, estese anche ai suoi cari e ai collaboratori. Cosa che, comprensibilmente,  ha spinto Vezzola a rivolgersi ai carabinieri di Gavardo. In seguito, poi, è stata avvisata anche la Prefettura di Brescia, competente in materia di sicurezza pubblica e istituzionale. La lettera al centro della questione è stata recapitata in Municipio via posta, scritta a mano, in bella grafia e senza errori sintattici o grammaticali.
«Era già successo altre tre o quattro volte da quando faccio il sindaco di Gavardo, ma questa è la lettera che mi ha allarmato di più. Chi l’ha scritta ha fatto esplicitamente riferimento anche a mia moglie e ai nostri due bambini, che vanno all’asilo» ha dichiarato alla stampa il primo cittadino. Nella lettera, pare, si fa riferimento all’operato della Polizia locale e, in particolare, a quello di un vigile deferito all’ufficio disciplinare per aver cancellato alcuni verbali.  Cosa che, secondo quanto dichiarato da Vezzola, potrebbe far ricondurre le minacce a un cittadino gavardese infuriato per le troppe multe ricevute.

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