Shs, Gnutti «non ha commesso il fatto»

Ribaltata in appello la sentenza di primo grado che condannava l'imprenditore a 4 anniper bancarotta fraudolenta. Con lui assolto anche Romano Marniga.

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(red.) Per Emilio “Chicco” Gnutti e Romano Marniga un respiro di sollievo. È stata ribalta in appello la sentenza di primo grado riguardo al fallimento di Shs, che condannava a 4 anni l’imprenditore bresciano. Il collegio giudicante della seconda sezione penale della corte d’appello ha dunque rigettato le richieste del sostituto procuratore generale Aldo Celentano, che aveva chiesto la conferma dei quattro anni comminati il gennaio scorso. Assolti «per non aver commesso il fatto», recitava il verdetto emesso martedì primo ottobre.
I fatti per cui è stato celebrato il processo risalgono ai primi anni Duemila e riguardano le vicende della Shs Multimedia srl,una casa di produzione di software bresciana fondata nel 1992 che aveva tra l’altro realizzato gli archivi digitali dell’Istituto Luce e della Rai. Sotto accusa era stato la dichiarazione di fallimento presentata nel 2003., considerata «fraudolenta».
Secondo la procura gli imputati avevano acquistato azioni della Shs con conferimenti in denaro e partecipazioni azionarie, per poi uscire dalla società dopo averla depauperata e avviata verso il crack. Dopo il proscioglimento e l’assoluzione di altri 11 imputati è arrivata dunque l’assoluzione anche per i due imprenditori bresciani.

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