Sirmione, “Grand juri” per il Monte Baldo

Nominata una commissione di esperti per fare chiarezza sulla gestione dell'area di sosta. A essere contestate le presunte irregolarità e i disservizi dei parcometri.

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(red.) Zittire le chiacchiere e fare chiarezza. Questo lo scopo della decisione di istituire un “Grand juri”, presa dalla Giunta di Sirmione.
Sotto la lente la contestata gestione dell’area di sosta di Piazzale Monte Baldo. Un “pool” di esperti (e non una commissione d’inchiesta, per la quale non sussisterebbero i presupposti) che avrà il compito di  indagare sulle presunte irregolarità in merito al rispetto delle convenzioni per la gestione del posteggio.
L’organismo sarà formato dal due professionisti: il dottor Mario Marchioni, commercialista sirmionese, e Michele Vitello, lonatese, avvocato commercialista e consulente del lavoro. Avranno pieno accesso agli atti e facoltà di interpellare le persone coinvolte. Quello di Monte Baldo, più che un posteggio è una vera miniera d’oro, per le casse comunali. Ogni anno frutta circa 3 milioni di euro, denaro che ha consentito al comune rivierasco bresciano di far risparmiare ai propri cittadini la tanto detestata Imu.
Ad essere contestata è la gestione dei parcometri, appaltata ad una cooperativa sociale. Per almeno tre volte le macchinette elettroniche di cassa si sono bloccate di sera, “imprigionando” numerosi automobilisti furiosi. La cooperativa ha proclamato a gran voce la propria innocenza scaricando, con una denuncia presentata alle forze dell’ordine, le responsabilità su ignoti, che avrebbero manomesso le macchinette con sassolini e oggetti impropri. L’opposizione, da parte sua, è partita all’attacco, chiedendo le dimissioni del presidente di Sirmione Servizi s.r.l., la municipalizzata che gestisce i principali servizi del comune. Ora la palla passa agli esperti, che avranno il delicato compito di chiarire tutte le vicende, silenziando le polemiche.

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