Brescia, smalto sulle unghie della “Lodoìga”

Atto vandalico ai danni della statua ricollocata sotto il portico di Palazzo Loggia nel novembre del 2011. Vernice viola spalmata sulle dita in marmo di Botticino.

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(red.) Già oggetto di attenzioni “particolari”, la statua cinquecentesca della “Lodoiga” (scolpita da Giovanni Battista Bonometti o Cesare Federico da Bagno o altri), ricollocata sotto il portico di Palazzo Loggia a Brescia nel novembre del 2011 dalla allora giunta guidata da Adriano Paroli, è stata presa di mira da ignoti “burloni” (forse meglio sarebbe chiamarli vandali) i quali si sono divertiti a dipingere con della vernice le dita in marmo di Botticino della statua.
La scultura, nel 1877, strappata dal suo sito originario, era stata dislocata prima sotto un portico sul retro della Loggia e, infine, chiusa in un museo. Oggetto di affissioni satiriche o “pasquinate”, la Lodoiga, che nel Settecento si vide privare del calice con l’ostia che aveva nelle proprie mani, da parte dei giacobini, deve il suo nomignolo, a quanto pare, dal nome della poetessa Lodovica Fè d’Ostiani (1736-1814), autrice nota per i suoi facili versi di maniera diffusi fra i salotti aristocratici. Il volto della statua, attorno all’Ottocento, venne anche deturpato da una secchiata di vernice nera.
Stavolta, invece, e siamo nel 2013, è stata truccata con smalto viola acceso, spalmato sulle unghie del dito medio e dell’anulare della mano destra. Uno sfregio che, di certo, non costituisce un vanto per l’ignoto/i autore/i.

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