Egitto, timore per le imprese bresciane

La situazione politica mette in difficoltà il tessuto imprenditoriale dell'area. Sul posto c'è la Filmar di Erbusco. Saltata commessa da 8 mln per la Beretta.

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(red.) La situazione politica in Egitto, scosso da scontri violenti dopo il rovesciamento del governo,  sta avendo anche ripercussioni sul fronte economico delle aziende bresciane che nel paese nordafricano hanno investito risorse e capitali.
Sul territorio africano infatti si trova, ad esempio, l’industria tessile Filmar di Erbusco che, nel 2009, ha inaugurato, a 70 km da Alessandria, uno stabilimento (la Filmar Nile Textile) che dà lavoro a 300 addetti.  In questi mesi la proprietà stava operando per aprire una nuova fabbrica.
La produzione non si è fermata, ma è limitata alle ore diurne, perché vincolata al coprifuoco che non permette la circolazione dei pullman che raggiungono l’azienda.
E’ invece saltata una importante commessa (valore 8 milioni di euro) che Beretta, l’azienda armiera di Gardone Valtrompia, stava trattando ad Al Cairo.
Gli imprenditori bresciani sono in stretto contatto con l’ambasciata italiana in Egitto, e, dal Consolato arrivano rassicurazioni sulla situazione: non ci sarebbe nessuna allarme, almeno per ora.

 

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