Lumezzane, eredità don Giulio anche al nipote

In un testo olografo, vergato qualche mese prima di morire, il parroco di San Sebastiano ha lasciato i suoi beni immobili al figlio del fratello.

(red.) C’è anche la famiglia tra i beneficiari del testamento di don Giulio Gatteri, parroco di San Sebastiano di Lumezzane (Brescia), deceduto a 75 anni il 10 aprile scorso dopo una lunga malattia.
Oltre alla fedele badante Valentina Poescu, 52 anni, da 12 al servizio del sacerdote, i lasciti del prete sono indirizzati al nipote e al fratello.
Nel testamento olografo vergato su carta intestata della parrocchia in data 1 dicembre del 2012, don Giulio scrive infatti: «Io sottoscritto, don Giulio Gatteri, nato a Borgo San Giacomo, Brescia, il 15 maggio 1938, nel pieno delle mie facoltà, dispongo: i beni immobili in Borgo San Giacomo a mio nipote Pierangelo; i beni mobili presso banca Ubi, gli arredi in canonica di mia proprietà e la mia auto alla mia domestica, la signora Popescu Valentina, la quale darà a mio fratello Antonio la somma di euro 20.000. Don Giulio Gatteri».
Sul suo conto corrente, il prelato aveva 8.037 euro in contanti. Il patrimonio più ingente, che varrebbe quasi 800 mila euro, è investito in titoli e obbligazioni. Ma ci sarebbe anche un’eredità di famiglia, fatta di terreni e di lasciti.
Resta ancora da capire, e questo verrà accertato dai controlli incrociati disposti dalla magistratura, quanto denaro, dell’ingente somma che sarebbe stata lasciata alla colf moldava, fosse nelle reali disponibilità di don Giulio e quanto, invece, fosse di pertinenza della parrocchia. A “ballare” ci sarebbero 320milaeuro, transitati con un’operazione bancaria “anomala” sul conto del sacerdote proprio sei giorni prima del suo decesso.
Per questo, l’amministratore provvisorio di San Sebastiano, don Roberto Ferazzoli, si è rivolto al tribunale per vederci chiaro. E’ quindi scattato il sequestro giudiziario dei conti in sede civile.

 

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