«La rapina al centro massaggi? Una mia idea»

Si professa regista del colpo messo a segno lunedì in via Marchetti a Brescia, la parrucchiera 48enne arrestata con il figlio. «Spunto da un articolo di giornale».

(red.) Lo spunto da un articolo di giornale. Quindi l’ideazione del piano e la messa in atto. Regista della rapina, a suo dire, lei, la madre, parrucchiera con salone in città, che, disperata per la situazione debitoria dell’altra attività di famiglia, un bar che il figlio 25enne aveve arilevato un anno e mezzo fa a Castenedolo (Brescia), ha pensato di recuperare il denato per pagare le rate delle tasse rapinando altri commercianti come loro.
In manette soono così finiti Simone Affesti, 25 anni, e la mamma Silvana, di 48, arrestati dopo una rapina commessa lunedì 19 agosto ai danni di un centro massaggi cinese di via Marchetti, in città. A tradirli, l’auto utilizzata, individuata e segnalata alle forze dell’ordine da alcune testimoni.
E, anche se la donna si professa la responsabile del gesto, in carcere, con l’accusa di rapina, è finito il figlio. per lei, “solo” una denuncia per rapina in concorso.
Il ragazzo ha anche ammesso un altro colpo, messo a segno il giorno prima al quartiere Primo Maggio, con modalità analoghe. Anche in quel caso la cifra “recuperata” 150 euro era insufficiente a coprire Imu, Irfef e via dicendo.
Una storia che ha dell’incredibile e, ora, la mamma del ragazzo si professa disperata per l’accaduto e ritiene un’ingiustizia che il figlio paghi da solo un conto così salato con la giustizia, oltre che con il fisco, per il quale avrebbero dovuto versare, in tutto, circa 3-4 mila euro, una somma che la coppia non aveva a disposizione.

 

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