Diocesi: «Tutelare beni e memoria don Giulio»

Don Gian Pietro Girelli, direttore dell’ufficio amministrativo della Curia, ha spiegato le verifiche effettuate sui conti della parrocchia di S. Sebastiano a Lumezzane.

(red.) Anche la Curia di Brescia è intervenuta sulla vicenda testamentaria del parroco di San Sebastiano di Lumezzane, don Giulio Gatteri (scomparso ad aprile) che ha lasciato i suoi beni (800mila euro) alla colf moldava che lo assisteva da 12 anni.
In una nota, don Gian Pietro Girelli, direttore dell’ufficio amministrativo e responsabile dell’Osservatorio giuridico legislativo della Diocesi, sottolinea come «la comunità di San Sebastiano ricorda con riconoscenza l’impegno profuso da parte del parroco don Giulio Gatteri durante il suo ministero lumezzanese (1993-2013),  anche per la realizzazione di opere parrocchiali significative. Lo stesso don Giulio, consapevole del suo stato di salute, aveva a suo tempo comunicato ai collaboratori che stava predisponendo ogni cosa per garantire un passaggio ordinato e preciso della gestione dei beni della parrocchia. Tuttavia, il precipitare delle sue condizioni, non gli ha consentito di realizzare quanto da lui comunicato».
«Dopo la sua morte – prosegue il comunicato – il Vescovo ha nominato come amministratore parrocchiale di Lumezzane San Sebastiano don Roberto Ferazzoli, il quale, ha preso in consegna la gestione della parrocchia. In considerazione del fatto che il parroco in qualità di legale rappresentante dell’ente parrocchia è mero amministratore di beni che sono della comunità parrocchiale, la procedura canonica prevede che, in occasione di passaggio delle consegne, si proceda a una verifica della situazione economica della stessa. In tale contesto ci si è resi conto che alcune recentissime operazioni effettuate prima del decesso non trovavano giustificazione apparente, particolarmente in riferimento al disinvestimento di fondi della parrocchia e al trasferimento degli stessi dai conti della parrocchia al conto personale di don Giulio Gatteri. A fronte di tale primo rilievo, in assenza peraltro delle necessarie autorizzazioni da parte della Curia diocesana, che il codice canonico prevede, si è provveduto all’emissione di decreti per procedere alla tutela legale. L’intenzione della Parrocchia – conclude il comunicato della Curia bresciana -è di compiere le verifiche contabili approfondite per tutelare i beni della comunità e, si ritiene, contemporaneamente, la memoria di don Gatteri».

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