Breno: disperato per la casa, minaccia il sindaco

Un immigrato si è recato in Comune e ha minacciato di darsi fuoco e far male alla propria famiglia e a quella del primo cittadino. E' stato denunciato.

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(red.) È sempre più grave l’emergenza crisi che, anche a Brescia, continua a creare disagi e panico.
Qualche giorno fa a Breno, un cittadino extracomunitario ha creato parecchio scompiglio in municipio, litigando con i dipendenti comunali fino ad arrivare a minacciare il sindaco. Verso sera, l’uomo,  residente nel paese bresciano, è entrato in Comune chiedendo di parlare con il primo cittadino, per discutere in merito agli alloggi popolari. Incredulo di fronte alle parole dei funzionari che lo avvertivano dell’assenza del sindaco, il migrante ha perso la testa, fino a minacciare di darsi fuoco. Davanti a queste parole, sono stati contattati i Vigili del Fuoco e il sindaco stesso, che si è recato subito in municipio per ricevere il cittadino e tentare di calmarlo. Non vedendo accolta la propria richiesta, però, l’uomo ha continuato a dare in escandescenze minacciando, questa volta, di far dare fuoco a tutto e di far male, oltre che a se stesso, alla propria famiglia e al sindaco. A questo punto, si è reso necessario l’intervento dei carabinieri, che hanno allontanato l’individuo, poi denunciato per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.
Il caso, conclusosi, fortunatamente, senza gravi conseguenze, non è certo unico nel suo genere. Vista la grave situazione economica in cui vertono sempre più cittadini, negli ultimi mesi le persone che bussano alle porte dei Comuni bresciani aumentano ogni giorno, e sono sempre più disperate. Nella maggior parte dei casi, i problemi presentati alle Amministrazioni sono seri e reali: la gente ha bisogno di lavoro, di casa, di medicine, di assistenza. Tutte richieste legittime, certo, che amministratori e dipendenti, però, non riescono più a gestire da soli.

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